Uno studio internazionale, pubblicato su Nature Communications , ha rivelato che il mantello sotto il Mar Tirreno presenta caratteristiche inedite rispetto ad altri ambienti tettonici. La ricerca, condotta durante la spedizione dell'International Ocean Discovery Program (IODP) 402 con la partecipazione delle Università di Firenze, Pavia, Catania e CNR-ISMAR, offre nuove prospettive sulla formazione degli oceani (“Heterogeneous Earth's mantle drilled at an emotionic ocean” https://www.nature.com/articles/s41467-025-57121-0 ) . Al lavoro ha partecipato Paola Vannucchi, docente di Geologia strutturale e tettonica del Dipartimento di Scienze della Terra.
Normalmente inaccessibile, il mantello è stato esplorato grazie a perforazioni scientifiche che hanno fornito campioni unici, rivelando processi cruciali per la dinamica interna della Terra. Il Mar Tirreno, con i suoi circa 10 milioni di anni, è un bacino oceanico giovane e il suo mantello, a differenza di quello delle dorsali oceaniche, non ha subito un impoverimento chimico. Questo significa che mantiene un elevato potenziale di generazione magmatica. I risultati indicano che il mantello sotto il Tirreno produce magma, ma questo resta intrappolato nelle profondità della litosfera, senza raggiungere la superficie. Questa scoperta sfida le ipotesi precedenti e aiuta ad accogliere come il mantello abbia modellato la Terra nel corso di milioni di anni.
Questa ricerca apre la strada a nuovi studi sull'evoluzione geologica terrestre e sulla nascita degli oceani. Confrontare il mantello terrestre con quello della Luna, di Marte e dei meteoriti permette inoltre di approfondire la differenziazione planetaria e il vulcanismo nel Sistema Solare.